Dopo aver appeso una bella spada di Damocle sulla testa di Toni Elias, il Team LCR Honda di Lucio Cecchinello concede agli appassionati una gradita sorpresa. Nel Gran Premio americano di Laguna Seca, sulla seconda moto del pilota spagnolo (al quale udite udite è stato PROIBITO di fornire suggerimenti tecnici per gli assetti) siederà un mito della Superbike di qualche anno fa. Si tratta del numero 155 Ben Bostrom, ora impegnato nel (purtroppo) ridimensionato campionato AMA.
Secondo le indiscrezioni non si tratta di una "prova generale" in vista dell'addio di Elias, ed è comprensibile. Il buon BB è veloce, spettacolare e sicuramente allettante per qualche sponsor made in USA, ma non ha certo l'età per mettersi in discussione nel Mondiale MotoGP. Il Team LCR in versione 2011 farà sicuramente a meno di Elias, sostituendolo con un giovane di belle speranza dalla Moto2 (Pirro??) o addirittura con un Dovizioso dato come probabile partente dal Team interno Honda HRC. I problemi per il Dovi sono 2: l'ingaggio insostenibile per un team privato ed il sicuro desiderio di disporre di una RC213V ufficiale. Avendo il Dovi ancora un anno di contratto, quest'ultimo scoglio potrebbe non essere insuperabile, una specie di "buona uscita" da parte di Honda, Rimane il problema dello stipendio.
Vedremo, intanto godiamoci Ben Bostrom nel Mondiale "che conta". Non regalerà emozioni come quando battagliava con Edwards, Haga, Corser e Bayliss in Superbike ma sicuramente qualche palpitazione ai più nostalgici!
giovedì 21 luglio 2011
lunedì 11 luglio 2011
Italians do it better, ogni tanto
Toni Cairoli, secondo classificato in Germania e leader della classifica Mondiale Motocross MX1
Max Biaggi (su Aprilia) e Marco Melandri, vincitori delle due gare Superbike a Brno.
P.S.: il terzo è lo spagnolo Carlos Checa... su Ducati.
Fernando Alonso, su Ferrari, vince a Silverstone.
Una bella domenica, non c'è che dire. Magari se riscoprissimo di non essere poi così scemi e smettessimo di piangerci addosso molte cose potrebbero migliorare.
venerdì 8 luglio 2011
mercoledì 6 luglio 2011
Ultimatum ad Elias
E' di queste ore la notizia, nemmeno troppo inaspettata, dell'ultimatum lanciato dal Team LCR Honda di Lucio Cecchinello al suo pilota Toni Elias: o si migliora, o in sella alla RC212 griffata Playboy non ci sarà più posto per lo spagnolo. Tre gare, il limite entro il quale Toni dovrà dimostrare impegno e portare risultati, altrimenti ciccia. Piloti con la valigia o con tanta voglia di debuttare in massima serie ce ne sono, dopotutto il riferimento da cui partire (ultima casella fissa) non appare nemmeno troppo difficile da superare.
Ma cosa succede a Toni Elias, capace di dimostrarsi un egregio pilota sia in 250 che in MotoGP, fresco campione della Moto2 nell'anno di debutto? Difficile da dire. Di sicuro la sua Honda clienti è leggermente inferiore alle ufficiali di Stoner, Dovizioso, Pedrosa e Simoncelli. Ma non troppo diversa da quella di Aoyama che, pur senza eccellere, qualcosina di meglio dello spagnolo ha portato a casa.
Quello che appare evidente, da sempre, è lo stile di guida assolutamente anomalo di Elias. Busto molto ruotato in curva, sedere bassissimo quasi a sfiorare l'asfalto. Cavoli suoi, vien da dire, se gli piace così... Però il dubbio mi sorge: non potrebbe essere proprio uno stile di guida scorretto ad impedire a Toni di portare al limite una MotoGP moderna? Spettacolo ed efficacia, molto spesso, non vanno di pari passo.
Confermo senza indugi lo scarso valore (a mio parere) della Moto2 come categoria propedeutica alla MotoGP, però Elias una vera moto da corsa (la 250) l'ha guidata, e spero se lo ricordi altrimenti i problemi che lo affliggono riguardano anche la memoria!
Vedremo se l'ultimatum sortirà qualche effetto, magari un pò di umiltà nella ricerca del setup potrebbe aiutare. Si vocifera infatti di una certa "esuberanza" del pilota spagnolo nel volersi sovrapporre ai tecnici, che magari dovrebbe semplicemente ascoltare di più.
Ma cosa succede a Toni Elias, capace di dimostrarsi un egregio pilota sia in 250 che in MotoGP, fresco campione della Moto2 nell'anno di debutto? Difficile da dire. Di sicuro la sua Honda clienti è leggermente inferiore alle ufficiali di Stoner, Dovizioso, Pedrosa e Simoncelli. Ma non troppo diversa da quella di Aoyama che, pur senza eccellere, qualcosina di meglio dello spagnolo ha portato a casa.
Quello che appare evidente, da sempre, è lo stile di guida assolutamente anomalo di Elias. Busto molto ruotato in curva, sedere bassissimo quasi a sfiorare l'asfalto. Cavoli suoi, vien da dire, se gli piace così... Però il dubbio mi sorge: non potrebbe essere proprio uno stile di guida scorretto ad impedire a Toni di portare al limite una MotoGP moderna? Spettacolo ed efficacia, molto spesso, non vanno di pari passo.
Confermo senza indugi lo scarso valore (a mio parere) della Moto2 come categoria propedeutica alla MotoGP, però Elias una vera moto da corsa (la 250) l'ha guidata, e spero se lo ricordi altrimenti i problemi che lo affliggono riguardano anche la memoria!
Vedremo se l'ultimatum sortirà qualche effetto, magari un pò di umiltà nella ricerca del setup potrebbe aiutare. Si vocifera infatti di una certa "esuberanza" del pilota spagnolo nel volersi sovrapporre ai tecnici, che magari dovrebbe semplicemente ascoltare di più.
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