Scusatemi la ripetitività ma, visto il periodo, non ho resistito alla tentazione di rispolverare la
Scherzi a parte, parliamo un pò del futuro dei due campionati motociclistici mondiali su pista.
MotoGP
Carta canta, la MotoGP di Ezpeleta non è più la miniera d'oro di qualche anno fa. Soldi ne girano ancora parecchi, ci mancherebbe, ma la costante penuria di moto in griglia e le notevoli difficoltà dei Team privati a sorreggersi con le uniche proprie risorse non fa ben sperare. Il buon Carmelo ha tamponato con i (doverosi) aiutini economici, i Team hanno fatto la loro parte creando nuove iniziative di marketing per rimpinguare le casse (vedi Bostrom da Cecchinello a Laguna Seca) e mamma Honda ha rinfoltito lo schieramento a Motegi mettendo in sella due sconosciuti e lentissimi collaudatori giapponesi HRC.
La panacea a tutti questi mali ha preso il nome di CRT (Claiming Rules Team), nuovo regolamento per poter schierare in pista moto con telaio prototipo e motore derivato di serie. Qualche agevolazione (più motori, più benzina) dovrebbe, ma il condizionale è d'obbligo, permettere un minimo di competitività a queste Superbike pimpate. Secondo Ezpeleta, sarebbero già 6 le moto CRT pronte a calcare le piste della MotoGP nel 2012, fatto sta che oltre alla deludente Suter BMW non esiste al momento alcuna altra moto funzionante e conforme al nuovo regolamento. La stessa Suter ha confermato che non renderà disponibile il suo semi-prototipo per il 2012. Dove troverà queste 6 moto lo sa solo Ezpeleta...
Superbike
I "cugini" delle derivate di serie, ufficialmente entrati nella famiglia Bridgepoint/Dorna, non dormono sonni tanto più sereni. Anche qui i costi e le difficoltà nel trovare sponsor sostanziosi sta facendo penare più di una squadra, esempio su tutti Yamaha che ha addirittura annunciato il ritiro ufficiale delle sue R1. Discorso a parte merita Ducati, sapientemente ispirata nel dichiarare l'impegno "assolutamente non ufficiale" salvo poi salire sul carro dei vincitori Checa e Bevilacqua... Che si trattasse di un team solo nominalmente privato era comunque cosa ben chiara a chiunque.
Suzuki preferisce rimanere a fare la parte della cenerentola in GP piuttosto che dare due lire a Batta, buon'anima, come se bastassero le ombrelline più fighe del paddock a scalare la classifica. Una moto di Hamamatsu ci sarà comunque, sviluppata da Alstare e con qualche ricambio di matrice nipponica.
L'unica casa che sembra non soffrire di particolari problemi è BMW, impegnata con 4 moto ed un dispiegamento economico faraonico, ingaggio di Melandri compreso. Il Mondiale 2012 prenderà la strada di Monaco? Stando agli addetti ai lavori, ci sono buone probabilità.
A differenza della MotoGP, il problema della SBK non è però lo spettacolo in pista, bensì gli introiti. Poche TV che trasmettono in diretta, e solitamente canali di seconda fascia (tipo La7 in Italia), oltre che piste semivuote durante i weekend, nonostante i numeri strabilianti dichiarati. Un campionato di Serie B quanto ad "appeal commerciale", sebbene lo spettacolo in pista sia sempre da 10 e lode.
E se...
La mia provocazione è questa: e se MotoGP e Superbike divenissero una cosa sola? Un bel campionato con 35-40 partenti "veri", gara singola ma doppia classifica e doppi titoli iridati, con i migliori piloti del mondo che si sfidano nei circuiti più belli del mondo. Solo a me sembra una cosa sensata?
Potrebbe essere anche solo una soluzione temporanea, nell'attesa che la situazione economica migliori e dia di nuovo modo a due campionati mondiali di esistere senza "tirare a campare".
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