sabato 16 aprile 2011

Moto3: primi confronti


Qualche confronto, puramente teorico e basato sulle prime indiscrezioni, l'avevo già fatto e lo potete leggere QUI.
Ma nella gara del CIV (Campionato Italiano Velocità) corsa a Misano Adriatico, alcune Moto3 sono state gettate nella mischia assieme alle quasi-pensionate 125 2 tempi. Il risultato? Quantomai scontato. Vanno piano, molto piano, pur con l'attenuante dello sviluppo ancora parecchio lungo. Ma non credo che, con qualche chilometro sulle spalle, possano comunque diventare molto più veloci.
Del mio stesso parere sembra essere anche il buon Roberto Pagnanini, del quale vi riporto alcuni punti salienti dell'analisi pubblicata su GPONE.com.

"In occasione della gara di domenica scorsa a Misano Adriatico che inaugurava il CIV 2011, le due Ioda TR001 prodotte da Giampiero Sacchi e portate in pista da Pontone e Stirpe, e la Moriwaki potenziata ORAL guidata da Zanella, si sono trovate infatti faccia a faccia con le ben più prestazionali “cugine” 125 2T."

"Iniziamo dalle prove: in entrambi i turni ufficiali di qualificazione del sabato, la miglior prestazione cronometrica è stata fatta segnare da Alessandro Giorgi in sella all’Aprilia del Team VTR con 1.46.222 – che poi gli è valsa la pole position – durante la mattina e 1.46.269 nel pomeriggio.
Negli stessi  turni di qualificazione,  Pontone ha risposto con un tempo di 1.49.890 nella prima sessione e un 1.48.859 nel secondo, pagando mediamente 3.6 secondi su 4.266 metri di tracciato.

Anche in termini di velocità massima le cose non sono andate meglio: Antonelli in entrambi i turni è stato il più veloce con oltre 197 kmh ai quali Pontone ha risposto con 186 kmh.
In questo caso c’è inoltre da specificare che la massima velocità rilevata dai cronometristi non coincide con quella reale raggiunta dalle moto che viene misurata in un’altro punto del tracciato, velocità  che per le ottavo di litro supera i 220 kmh, ed è facilmente intuibile che in quello stesso punto il delta tra 125 e Moto3 sarebbe stato ancora più grande.

Ma il fatto inconfutabile è che nei 10 giri secchi sui quali si è corsa gara due – dopo l’esposizione della bandiera rossa la gara si è disputata non su somma dei giri ma come totalmente nuova -, la Ioda guidata da Pontone ha sommato un ritardo di 40.893 secondi dal vincitore  Popov, oltre quattro secondi al giro che, se rapportati alla lunghezza effettiva della corsa che doveva essere di 17 passaggi, avrebbe portato il pilota campano a tagliare il traguardo dopo ben oltre un minuto dal primo."

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