mercoledì 25 maggio 2011

Diverse e sfortunate - Atto secondo

Dopo la prima parte che trovate QUI, ecco altre moto "diverse e sfortunate", dalla Superbike alla 125 GP.
Come sempre, segnalate pure se avete altre idee!

Bimota SB8R Superbike




Foggy Petronas FP1 Superbike




Benelli Tornado Tre Superbike



Malaguti 125 GP




giovedì 19 maggio 2011

Fulmine Moto1


Ho tra le mani Motosprint che mi conferma quanto anticipatomi dalle "chiacchere": le Moto1 non vanno solo piano, ma scandalosamente piano.
Nei recenti test dell'Estoril, la Suter BMW 1000 ha girato a 3 secondi dalla Moto2, quindi ha preso 3 secondi da una moto 600 con circa 130 cavalli. Posto che il motore BMW dovrebbe erogare in configurazione Superbike almeno 220 cavalli, fate voi.

Paradossalmente una BMW S1000RR, ovvero la donatrice "di serie" del motore 4 cilindri potrebbe essere altrettanto veloce. Ma per un semplice motivo: è stata sviluppata nel corso di anni da una azienda come BMW, non da un bravissimo telaista privato come Suter. Con i nuovi regolamenti Moto1-Moto2-Moto3 sembra quasi che chiunque sia in grado di creare una moto da corsa, mentre gente come Honda, Yamaha, Ducati spreca milioni di euro giusto perchè ha voglia di gettarli al vento.

Ricordo che Suzuki e Kawasaki, nonchè in parte Aprilia, non sono mai riuscite a creare una MotoGP competitiva, nonostante risorse tecniche ed economiche decisamente superiori rispetto al già citato Suter o a Moriwaki. Ciò non vuole sminuire affatto l'opera di piccole realtà piene di passione, bensì evidenziare come un Campionato Mondiale che mira ad essere (forse) la massima espressione della tecnica motociclistica non possa ridursi a riempire la pista di pseudo-prototipi fatti in garage.

mercoledì 18 maggio 2011

MotoGP Le Mans

A bocce ferme, voglio parlare anch'io della discussa gara MotoGP di Le Mans, partendo dal mostrarvi cosa mi è piaciuto dello strano weekend transalpino.

PS: nell'ultima foto rilevo qualche indizio su "dove" Marco Simoncelli trovi questa sua, diciamo... carica agonistica.







martedì 17 maggio 2011

Sono l'unico...

...con meno di 40 anni a cui questa moto risveglia istinti sopiti?

Trattasi della Moto Guzzi 1200 Sport Corsa, nulla di nuovo in realtà se non una colorazione particolare e secondo me molto ben riuscita. Se avessero montato un avantreno più massiccio (forcella rovesciata, pinze radiali) sarebbe stata semplicemente perfetta.

Sinceramente io tutti questi problemi in Guzzi non li vedo. Questa, Stelvio, Griso e V7 sono modelli assolutamente interessanti. Non sono moderni? E allora perchè la gamma classic di Triumph vende più delle modernissime 675-Speed-Street? Non è che siamo noi italiani a sparare giudizi senza senso?


lunedì 16 maggio 2011

Gettare la spugna


Loris Capirossi è sempre stato tra i miei piloti preferiti. Mi ha fatto emozionare quando guidava la Honda 500, ho quasi pianto vedendolo domare la prima Ducati Desmosedici, portandola a risultati impensabili con la sua guida sporca e grintosa. Sono anche convinto che, senza l'incidente causato da Gibernau, Capirex avrebbe portato a casa un mondiale MotoGP con Ducati.
Mi dispiace quindi vederlo arrancare, già da un pò di anni. L'arrivo di Stoner in Ducati ha segnato, per Loris, l'inizio della fine. Un pilota che sale sulla moto sviluppata da te e ci va forte, fortissimo, è sempre un brutto colpo. Saltano fuori dubbi, anche se non dovrebbero, che possono minare l'autostima anche del pilota più coriaceo. L'esperienza in Suzuki non fa testo: una soluzione quasi obbligata, come l'arrivo di Rossi in Ducati quest'anno. Suzuki in MotoGP è sempre stata il fanalino di coda tra le moto ufficiali, se l'è giocata con Kawasaki fino al ritiro della verdona, quindi pretendere di renderla competitiva da un giorno all'altro andava ben oltre il semplice (e comprensibile) ottimismo.

La scelta di una Ducati privata, come ho già detto, mi sembra la classica nozze coi fichi secchi che non può portare a nulla di buono. Bravo Pernat, come sempre, a garantire una sella "remunerativa" al suo pilota, ma in questo caso è giusto andare oltre l'aspetto puramente economico. Perchè uno come Capirossi, con un curriculum sportivo invidiabile, non deve chiudere la sua carriera lottando con Abraham ed Elias, con tutto il rispetto per ogni pilota. Forse sarebbe stato meglio accontentarsi di una esperienza meno ap-pagante ma con qualche speranza di lottare al vertice, ad esempio in Superbike. Per i tifosi sicuramente, per se stesso aggiungo io. Superbike cimitero degli elefanti? Non credo proprio. Semplicemente in SBK ci sono più moto competitive che non in MotoGP, quindi un pilota blasonato non fatica a trovare una sistemazione decente che non lo costringa a giocarsi il terzultimo posto.

mercoledì 4 maggio 2011

Diverse e sfortunate

Elf ROC Honda 500

Harris WCM MotoGP

Kawasaki ZX-RR 800 MotoGP

Aprilia Racing RSW-2 500

Ve ne vengono in mente altre?

lunedì 2 maggio 2011

Crutchlow: troppa fretta?


A parte che in questa foto il buon Cal mi assomiglia tremendamente a Lapo Elkann, ma questo è un parere personalissimo...
Devo premettere che non provo una grande simpatia per il pur veloce Crutchlow. Contraddistinto da un cognome che mi crea sempre qualche difficoltà nello spelling, il giovane pilota inglese si è conquistato un posto speciale nel mio libro nero dopo qualche dichiarazione, secondo me, poco felice.

Stai correndo in Superbike, con uno dei migliori Team disponibili (Yamaha Sterilgarda) e con la moto fresca campionessa mondiale, la R1 di Ben Spies. Benissimo. Conquisti qualche bella pole position, vinci anche qualche gara, ma altrettanto spesso incappi in errori banali che ti porteranno a chiudere la stagione in quinta posizione. Nulla di male, nel primo anno di mondiale, non fosse che mi rovini tutto dichiarando: "...non ho tempo da perdere. Devo conoscere la MotoGP, i circuiti del Motomondiale. Non posso permettermi di restare un altro anno in Superbike".
Aggiungiamoci la patetica scenetta di lui che, ai box durante una Superpole, indica lo schermo dei tempi sintonizzato sulla MotoGP ed abbiamo completato il quadro.

Qualcuno potrebbe dirmi che è un pilota onesto, che non le manda a dire. Ok, posso accettarlo ma non condivido. Per me una dichiarazione del genere dimostra arroganza più che altro, nonchè una certa mancanza di rispetto nei confronti della gente (ingegneri, meccanici) che lavora intorno a te e che sistema la tua R1 quando la spatasci nelle vie di fuga.

Detto questo, dopo dichiarazioni così bellicose da un (udite udite) Campione Mondiale Supersport 600 mi sarei aspettato scintille, gare memorabili e gesta degne del miglior Valentino Rossi. Invece io, dall'alto della mia ignoranza, guardo alle clessifiche e leggo: 11-11-8. Le posizioni nelle prime 3 gare in un campionato con 15 partenti. Sembra poco solo a me?